L’atto di matrimonio

Nel nostro ordinamento viene chiamato atto di matrimonio quel documento attraverso cui un ufficiale di stato civile, al termine delle nozze, attesta l’unione dei due soggetti.

Andiamo a vedere più da vicino di cosa si tratta, quando serve esibirlo, come richiederne un estratto e se ha un costo.

Cos’è l’atto di matrimonio

L’atto di matrimonio come anticipato è un documento di fondamentale importanza, che viene redatto a celebrazione ultimata del matrimonio. Stante all’ art. 64 D.P.R. n. 396/2000, per un atto di matrimonio esistono e sussistono dei requisiti, in assenza dei quali lo stesso può non essere valido. Innanzitutto deve riportare nome e cognome dei nubendi, i rispettivi dati anagrafici (quindi luogo e data di nascita) cittadinanza ed indirizzo di residenza degli stessi. I medesimo dati devono essere trascritti in merito ai testimoni.

Nell’atto di matrimonio trovi anche la data della pubblicazione (o se è presente, il decreto di autorizzazione alla omissione). Viene citata l’avvenuta lettura agli sposi degli articoli del codice civile, 143-144-147, e l’impegno che gli sposi si sono presi in virtù della loro unione.

Infine contiene il luogo della celebrazione, la dichiarazione dell’ufficiale circa l’unione. In calce all’atto di matrimonio, gli sposi, insieme ai rispettivi testimoni e all’ufficiale di stato civile, appongono la loro firma. Una volta completato, l’atto va poi riportato all’interno del Registro dei matrimoni.

L’atto di matrimonio è l’unico mezzo di prova dell’unione tra due persone

È importante la figura dell’atto di matrimonio, dal momento che è il solo mezzo di prova dell’avvenuta unione fra i due soggetti nubendi.

Se infatti l’atto viene distrutto o perso, si presenta un problema non di poco conto, sebbene comunque la prova dell’avvenuta unione può essere dimostrata con altri strumenti. Qualora infatti non sia avvenuta la registrazione dell’atto per colpa imputabile all’ufficiale di stato civile, lo stato coniugale può essere dimostrato con ogni mezzo di prova (anche il semplice fatto che nella comunità di appartenenza siano consci del loro matrimonio, può bastare per definire le due persone marito e moglie).

Se invece è l’atto a presentarsi con un difetto di forma, la sanatoria dello stesso può avvenire con la semplice dimostrazione del possesso di stato.

I casi in cui serve dimostrare l’atto di matrimonio

Un atto di matrimonio ha la sua importanza per la dimostrazione della reale unione tra due coniugi e può diventare quindi strumento fondamentale se marito e moglie decidono di separarsi o di divorziare, o se hanno bisogno di cambiare il regime patrimoniale.

L’atto di matrimonio è utile anche per il disbrigo burocratico della richiesta del mutuo o per l’acquisto di una casa cointestata. In questo caso comunque può bastare anche richiedere l’estratto di atto di matrimonio, ovvero un documento atto a dare prova, con indicazione del luogo, della data di celebrazione (ed eventuali annotazioni), dell’avvenuto matrimonio.

A chi richiedere l’estratto di atto di matrimonio

Per ottenere un estratto di matrimonio basta recarsi presso l’Ufficio dello Stato Civile del comune di residenza o del comune in cui è stato celebrato il matrimonio. Nell’estratto di matrimonio possono essere indicati anche l’attuale residenza dei coniugi, il loro regime patrimoniale scelto al momento del matrimonio stesso.

Per chi divorzia, nell’estratto di matrimonio viene indicato anche l’eventuale scioglimento del vincolo matrimoniale, ed ogni altra informazione importante ai fini dell’unione.

Come si richiede e quanto costa un estratto di matrimonio

Come anticipato, per richiedere un estratto di matrimonio basta rivolgersi al Comune dove sono state celebrato le nozze o a quello in cui i coniugi erano residenti quando si sono sposati. A farne richiesta può essere un soggetto qualunque, basta conoscere nome dei coniugi, nonché data e luogo delle nozze.

Il documento dal giorno in cui viene rilasciato ha una valenza di sei mesi, e lo si può richiedere anche per via telematica all’ufficio di competenza. In tale ultimo caso verrà spedito a mezzo posta elettronica in formato PDF.

Per il costo non c’è assolutamente nessuna spesa da affrontare. Il Comune rilascia il documento a titolo gratuito.

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