I commercialisti si fanno pubblicità: storia di uno spot

Il nuovo spot dei commercialisti italiani

L’attenzione verso la comunicazione è diventata un aspetto fondamentale in ogni campo. Anche i commercialisti hanno voluto mostrare al mondo le caratteristiche del loro lavoro utilizzando i canali comunicativi. In particolare, il settore ha deciso di sfruttare un potente mezzo come la pubblicità per portare nelle case di tutti la voce e la professionalità di circa 120.000 professionisti iscritti all’Albo. E’ accaduto la scorsa estate, e precisamente nel mese di luglio, quando la campagna di comunicazione biennale ha portato per la prima volta sul piccolo schermo la categoria dei commercialisti. Una campagna di comunicazione c’era già stata dieci anni prima, ma non aveva riguardato le reti televisive.

“Utili al Paese”, lo spot dei commercialisti valorizza la professione

Lo slogan scelto per questi spot, “Utili al Paese”, vuole proprio rimarcare l’importanza di una professione come il commercialista, che riesce sempre a mettere a disposizione degli utenti le sue profonde competenze. Era quindi arrivato il momento di valorizzare l’immagine di questa figura, come precisato in una nota anche dal Consiglio nazionale dei commercialisti, che ha sottolineato di aver voluto fortemente realizzare le pubblicità per rilanciare non solo l’identità del commercialista, ma anche il suo ruolo sociale ed economico a livello nazionale. Dalle prime impressioni è emerso subito che la campagna di comunicazione è stata accolta con grande entusiasmo da una buona parte degli iscritti all’Ordine, che hanno elogiato il messaggio trasmesso nello spot. Non sono mancate delle critiche da parte di altri che hanno invece evidenziato una certa distanza tra la realtà lavorativa quotidiana e la pubblicità stessa.

CURIOSITA’: Come si diventa commecialista in Inghilterra?

L’incarico per lo sviluppo di queste pubblicità, che si inseriscono all’interno di una piattaforma di comunicazione integrata a 360 gradi, è stato affidato alla Lorenzo Marini Group, fondata dal pubblicitario, scrittore e artista italiano Lorenzo Marini, un marchio di assoluta garanzia e professionalità. La campagna ha puntato fortemente sul termine “Utili”, perchè troppo spesso il commercialista viene individuato come semplice consulente fiscale. Questa figura è molto di più, ovvero un professionista sempre aggiornato e altamente competente. Il commercialista è quindi fondamentale non solo per le piccole mansioni di tutti i giorni, ma anche e soprattutto per l’intero sistema Italia.

E’ proprio questo il messaggio che vuole trasmettere lo spot, diretto in tre giorni dal regista Dario Piana (sotto la direzione creativa di Lorenzo Marini, ndr) e musicato dalla cantautrice Mariella Nava. La scelta dell’imponente grattacielo in vetro, dove campeggia il marchio dell’organizzazione, non è affatto casuale, ma mira a stabilire una forte identità intorno alla figura del commercialista e al brand anche dal punto di vista visivo, con l’obiettivo di favorire orgoglio e adesione negli iscritti. La categoria ha un ruolo non soltanto economico e politico, ma anche sociale, ed è proprio su questo aspetto che spinge la campagna pubblicitaria voluta dal Consiglio nazionale.

“120.000 volte utili”: ai cittadini, alle istituzioni e alle imprese

“Utili nelle cose più piccole, più semplici, più delicate – afferma la voce fuori campo nello spot – utili per le piccole e grandi realtà imprenditoriali, utili ogni giorno per mandare avanti il lavoro di milioni di italiani, utili per sviluppare nuovi progetti di successo, utili per dare consulenza strategica alle imprese. Siamo utili ai cittadini, alle istituzioni, alle imprese, alla comunità. Siamo 120.000 volte utili, anche quando non ve ne accorgete”.

Intorno a questi concetti si è strutturato il lavoro della Lorenzo Marini Group, che si è avvalsa del prezioso supporto delle agenzie partner del gruppo per costruire la nuova piattaforma di comunicazione integrata. La pubblicità ha riguardato principalmente la televisione, ma si è diffusa anche tramite altri mezzi di comunicazione: la radio, ad esempio, ma anche la stampa, il web e ovviamente i social network.

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