Diventare commercialista in Inghilterra

Diventare commercialista in Inghilterra? Ecco come fare

Il commercialista è figura professionale molto importante, dato che la gestione del proprio bilancio è un aspetto che non può mai essere sottovalutato. Inoltre, il commercialista svolge un ruolo fondamentale, in quanto fornitore di consulenza e servizio per aziende e privati in termini di adempimenti fiscali, in particolar modo la dichiarazione dei redditi. In più, quando si vuole avviare una nuova attività, il commercialista può dirci tutto quello che occorre per fare le cose nella maniera più corretta dal punto di vista fiscale e giuridico.

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Ecco perchè sempre più studenti scelgono di intraprendere il percorso di laurea in Economia, con alcuni di questi che si chiedono se è possibile esercitare questa professione all’estero.

Diventare commercialisti in Inghilterra: l’importanza della qualifica

Uno dei paesi esteri a cui aspirano maggiormente i giovani commercialisti è certamente l’Inghilterra, dove ogni anno nascono moltissime start-up che hanno chiaramente bisogno di un commercialista per dare il via alla propria impresa. In Inghilterra la figura del commercialista è molto ricercata, ed è anche per questo che in molti provano a trasferirsi da quelle parti. Diventare commercialisti in Inghilterra è quindi assolutamente possibile, ma oltre ad avere una preparazione molto elevata e una buona conoscenza della lingua inglese serve anche che il giovane laureato completi alcuni passaggi fondamentali per esercitare senza problemi.

Cosa serve, quindi, per poter svolgere tranquillamente la professione di commercialista in Inghilterra? Prima di tutto occorre conseguire una di queste qualifiche: si può scegliere se puntare sulla ACCA (Associazione dei Dottori Commercialisti Contabili), sulla ACA (Associazione dei Dottori Commercialisti) oppure sulla CIMA. Diverso è il discorso se la persona in questione è interessata a svolgere esclusivamente il lavoro di contabile all’interno di qualche azienda inglese: in tal caso viene richiesta solo una qualifica, ovvero la AAT, che è di fatto quella “base”. Ma per ottenere una di queste qualifiche è necessaria la laurea? A dire il vero no, ad esempio si può prendere la ACCA in aggiunta ad altre due qualifiche.

Anche per questo sono in molti a chiedersi se la propria laurea in Economia e Commercio abbia validità anche in Inghilterra. I giovani laureati non devono preoccuparsi, perchè ovviamente il loro titolo di studio è totalmente valido anche oltre Manica. Anzi, chi è dottore in Economia e Commercio non dovrà nemmeno svolgere alcuni esami previsti per il conseguimento della qualifica che consente di diventare commercialista in Inghilterra. Ma quali sono questi esami che possono essere evitati? Sui 14 previsti per conseguire la qualifica, il laureato in Economia e Commercio può risparmiarsi ad esempio “Preparazione di dichiarazioni finanziarie”, così come “Informazioni finanziarie amministrative”, “Gestione del team”, “Informazioni sul sistema” e altri ancora.

Diventare commercialisti in Inghilterra, come richiedere l’equipollenza del proprio titolo di studio

Chiaramente, coloro che intendono diventare commercialisti in Inghilterra senza essere in possesso di una laurea in Economia e Commercio impiegheranno certamente più tempo nel completare tutto l’iter. In uno studio specializzato inglese, come ad esempio quelli che è possibile trovare in città come Londra e Manchester, gli anni di formazione necessari variano dai tre ai dieci.

Se invece si è in possesso di una laurea in Economia e Commercio, si deve anzitutto ottenere l’equipollenza (vale a dire il riconoscimento accademico volto a verificare il livello e il contenuto di un titolo di studio straniero, ndr) per diventare commercialisti in Inghilterra: sarà quindi necessario contattare il centro ENIC/NARIC inglese e inoltrare la richiesta. Non è detto che il “nulla osta” arrivi subito: potreste dover pazientare anche qualche mese prima di poter avviare la professione anche in “terra d’Albione”. Naturalmente il costo dell’equipollenza varia a seconda del Paese in cui si inoltra la richiesta.

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