Prestiti per stranieri comunitari e extra-comunitari: come funziona in Italia

L’accesso al credito e la possibilità di ricevere dei prestiti in denaro rappresenta un aspetto fondamentale per le persone residenti in Italia, indipendentemente dalla loro nazionalità e provenienza geografica. Nel contesto dei prestiti, sia per gli stranieri comunitari che per quelli extra-comunitari, esistono regole e normative specifiche che regolamentano l’accesso al credito e le procedure per ottenere un prestito nel territorio italiano, in conformità con la legislazione vigente.

La normativa italiana in materia di prestiti e accesso al credito prevede una serie di disposizioni e garanzie per tutelare sia i richiedenti di prestito che gli istituti finanziari. L’articolo 48 della Costituzione italiana riconosce il diritto all’accesso al credito come uno dei diritti sociali fondamentali dei cittadini. Inoltre, il Codice Civile italiano, nell’articolo 1813, stabilisce che i prestiti debbano essere disciplinati da contratti ben specifici, i quali a loro volta stabiliscono tutte le differenti condizioni di erogazione del credito e le modalità di rimborso del prestito in un determinato lasso di tempo.

Per quanto riguarda gli stranieri comunitari – cioè i cittadini dell’Unione Europea–, la normativa italiana vigente si basa in tutto e per tutto sui principi di parità di trattamento e sulle norme di libera circolazione all’interno dell’Unione Europea. Il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, all’interno del noto articolo 21, proibisce in maniera categorica ogni forma di discriminazione basata sulla nazionalità di Paesi Membri dell’Unione Europea. Questo si traduce nel fatto che tutti gli stranieri comunitari residenti nel nostro Paese possiedono uguale diritto ad accedere al credito, alle medesime condizioni degli italiani. Pertanto, le banche e gli istituti di credito\finanziari italiani non possono per nessuna ragione discriminare cittadini europei richiedenti un credito in base alla loro nazionalità, ma devono valutare le richieste di prestito in base alla loro solvibilità e capacità di rimborso.

Stranieri comunitari e stranieri extra-UE: le principali differenze in termini normativi

Prima di esplorare il funzionamento dei prestiti per gli stranieri comunitari ed extra-comunitari, è importante distinguere tra le due categorie. Gli stranieri comunitari sono cittadini provenienti da Paesi membri dell’Unione Europea (UE) o dello Spazio Economico Europeo (SEE); essi devono essere differenziati dai cittadini stranieri extra-comunitari che dunque provengono da Paesi situati al di fuori dell’UE e dello Spazio Economico Europeo.

Per quanto riguarda gli stranieri comunitari, la legislazione italiana garantisce il principio della parità di trattamento. Ciò significa che essi hanno gli stessi diritti e le stesse opportunità degli italiani per quanto riguarda l’accesso al credito. Possono quindi richiedere l’accesso ai prestiti personali, ai mutui ipotecari e ad altre forme di finanziamento economico alle stesse condizioni dei cittadini italiani, a condizione che soddisfino i requisiti richiesti dalle banche o dagli istituti finanziari. Questo principio di parità di trattamento è sancito dalla Legge 7 marzo 2001, n. 93 (anche nota come ”Legge sulla parità di trattamento tra cittadini italiani e cittadini degli Stati membri dell’Unione europea”) e non è assolutamente superabile.

Per quanto riguarda gli stranieri extra-comunitari, la situazione è leggermente diversa e più complessa, ma non è assolutamente impossibile per essi richiedere un prestito in Italia. Secondo il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (meglio conosciuto come ”Testo unico sull’immigrazione”), gli stranieri extra-comunitari devono essere in possesso di un permesso di soggiorno regolare per richiedere un prestito in Italia. Il permesso di soggiorno deve essere valido per la durata del periodo di rimborso del prestito, poiché costituisce una garanzia per gli istituti finanziari. La legge italiana tutt’oggi prevede che gli istituti finanziari e di credito possano richiedere la presentazione di un permesso di soggiorno valido al momento della richiesta del prestito, in conformità con le disposizioni dell’ancora vigente Decreto Legislativo 286/1998.

Inoltre, è importante tenere bene a mente che gli stranieri extra-comunitari devono fornire la documentazione richiesta dalle banche o dagli istituti finanziari per valutare la loro solvibilità. Tale documentazione può includere anche altri aspetti oltre al permesso di soggiorno. In particolare, banche e istituti di credito possono chiedere al soggetto di presentare documentazione quale il reddito, la storia creditizia, la stabilità lavorativa e anche altri elementi che dimostrino la capacità di rimborsare il prestito. Questi requisiti sono fondamentali per le banche italiane, in quanto devono garantire che il richiedente sia in grado di adempiere agli obblighi finanziari derivanti dal prestito, secondo le disposizioni normative del Decreto Legislativo 385/1993 (nota anche come ”Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia”).

Va sottolineato in aggiunta che, in conformità con le leggi dell’Italia e con le attuali norme bancarie, gli istituti finanziari hanno pieno diritto a valutare attentamente qualsiasi richiesta di prestito di denaro, indipendentemente dalla nazionalità della persona richiedente. Le valutazioni di tali richieste vengono effettuate sulla base di criteri di credito standard, tra i quali ricordiamo: la capacità di rimborso, il merito creditizio e la situazione finanziaria complessiva, in ottemperanza alle normative del Decreto Legislativo 385/1993.

Un ultimo aspetto importante da tenere in considerazione è che gli stranieri extra-comunitari potrebbero trovare più difficoltà nell’ottenere prestiti di importi elevati oppure presisti per determinate (e peculiari) finalità, come l’acquisto di immobili o di beni di valore estremamente alto. Questo non dipende da ragioni discriminatorie, bensì è dovuto principalmente a normative e politiche interne delle singole banche. Inoltre, i soggetti extra-comunitari, com’è noto, sono maggiormente soggetti alle valutazioni del rischio che queste effettuano.

Tuttavia, vale la pena ricordare che in Italia esistono alcuni istituti finanziari che offrono servizi specifici per gli stranieri extra-comunitari, adattando le condizioni e i requisiti alle loro esigenze, in piena conformità con le normative e le disposizioni del Decreto Legislativo 286/1998 e del Decreto Legislativo 385/1993.

Conclusioni

È fondamentale, quindi, che gli stranieri comunitari ed extra-comunitari interessati a ottenere un prestito in Italia si informino in modo accurato sulle normative vigenti e si rivolgano a banche o istituti finanziari che abbiano una politica aperta e inclusiva nei confronti degli stranieri.

La legge italiana è orientata verso l’integrazione degli stranieri e garantisce i diritti fondamentali di tutti coloro che risiedono nel Paese, in ottemperanza alle normative internazionali e comunitarie che promuovono l’uguaglianza e la non discriminazione.

In conclusione, nel nostro Paese esistono numerose regole e differenti normative specifiche per l’accesso ai prestiti da parte degli stranieri comunitari ed extra-comunitari, le quali si trovano tutte in conformità con la legislazione vigente. Gli stranieri comunitari beneficiano ad esempio del principio della parità di trattamento, mentre gli stranieri extra-comunitari devono essere in possesso di un permesso di soggiorno regolare e fornire la documentazione richiesta per dimostrare la loro solvibilità, in ottemperanza alle disposizioni normative del Decreto Legislativo 286/1998 e del Decreto Legislativo 385/1993.

È sempre utile e importante informarsi per bene su quelle che sono le normative attuali, nonché rivolgersi a degli istituti finanziari che offrano servizi specifici e su misura per gli stranieri provenienti da Stati non membri dell’Unione Europea. Questo tipo di servizio non va preso in considerazione solamente per evitare problemi e sottili discriminazioni, ma anche – e sopratutto – al fine di facilitare l’accesso al credito e ai prestiti nel contesto Italiano ed Europeo.

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