Come diventare guida alpina

Vuoi capire come si diventa guida alpina? Ecco alcune informazioni utili!

Diventare guida alpina può aprirti le porte a interessanti percorsi professionali: si tratta d’altronde di un mestiere che, oltre ad essere discretamente retribuito, è anche in grado di appagare la propria passione per la vita all’aria aperta, le montagne, l’immersione nella natura e il rispetto della sostenibilità ambientale.

Ma come diventare guida alpina? Quali sono i passaggi che bisogna fare per poter coronare il proprio sogno di essere una guida alpina?

Cerchiamo di scoprirlo insieme!

Chi può diventare guida alpina?

La professione di guida alpina non è preclusa a nessuno. Tuttavia, appare chiaro che per poter diventare una guida alpina sia consigliabile non solamente disporre di una spiccata passione per il mondo delle montagne, quanto anche di una esperienza personale non trascurabile in sci, alpinismo, arrampicata.

Intendiamoci: non occorre essere degli arrampicatori su ghiaccio e roccia di ultradecennale e comprovata capacità per diventare una guida alpina ma… aiuterebbe (e non poco!).

Dal corso all’esercizio della professione

Chiarito quanto sopra, il percorso per diventare una guida alpina non può che iniziare con la necessità di frequentare un corso di formazione per Aspiranti Guide Alpine. Di norma i corsi in questo ambito sono a numero chiuso e, dunque, vi sarà una selezione preliminare di qualche giorno, nella quale gli istruttori verificheranno il livello di preparazione degli aspiranti allievi in tutti i principali ambiti pratici, come ad esempio lo scialpinismo e l’arrampicata su roccia.

È proprio per questo motivo che per poter diventare una guida alpina è di favorevole supporto aver maturato un’esperienza pregressa in questo settore o, almeno, aver coltivato la propria passione per la montagna in modo attivo.

Ad ogni modo, tornando al percorso utile per poter diventare guida alpina, e superata positivamente la selezione, il passo successivo sarà il coinvolgimento all’interno del Corso per Aspirante Guida Alpina, consistente in circa 90 giorni di formazione ed esami, non continuativi, distribuiti nel corso di 12 – 18 mesi. Il corso viene organizzato con periodicità biennale, e viene gestito da uno dei collegi regionali o interregionali di riferimento.

Una volta terminato positivamente il corso di Aspirante Guida Alpina, si potrà conseguire il brevetto che consente già di esercitare la professione, pur con alcune limitazioni.

Per diventare una Guida Alpina e Maestro di alpinismo sarà invece necessario un periodo di tirocinio di almeno due anni, terminato il quale si potrà iniziare il percorso professionale successivo, più breve (circa 15 – 20 giorni distribuiti in sei mesi). È questo l’ultimo tassello del proprio percorso!

Quali sono i costi per diventare Guida Alpina?

I costi per diventare Guida alpina fanno riferimento a tutte le spese legate a:

  • frequenza del corso;
  • spostamenti presso la sede del corso;
  • skipass
  • pernottamenti in alberghi e rifugi;

Difficile, evidentemente, sintetizzare quali possano essere gli oneri che complessivamente devono essere sostenuti. Tuttavia, al fine di fornire un budget di massima, è bene tenere in preventivo almeno 15.000 euro.

Conclusioni

Come abbiamo avuto modo di riepilogare nelle scorse righe, il percorso per diventare Guida Alpina non è né breve né semplice. Richiede infatti una discreta conoscenza e competenza di base, la frequenza di un corso iniziale e di un corso di perfezionamento, tanta passione e sacrificio.

È proprio su questi ultimi elementi che vogliamo soffermarci di più. È infatti difficile – se non impossibile – diventare una brava Guida alpina se non si ha una forte determinazione, un deciso orientamento al raggiungimento dei propri obiettivi e una grande motivazione che, spesso, è figlia della passione per la montagna.

Oggi, d’altronde, fare la guida alpina è molto diverso da ciò che si sarebbe potuto intendere un tempo. E’ cambiata la clientela – diventata più ampia e diversificata, così come le modalità di promuovere la propria attività (si pensi all’importanza dei social) e all’organizzazione della propria professione. Una cosa, però, non è cambiata: il fascino di questo mestiere, e lo stretto collegamento che può favorire con la montagna.

Lascia un commento