Che cos’è la sostenibilità ambientale

Si parla di sostenibilità ambientale per indicare l’utilizzo di risorse naturali allo scopo di favorire la salute della Terra piuttosto che comprometterla. L’utilizzo di questi due termini non è casuale, dal momento che “sostenibilità”, derivante dal latino, vuol dire appunto difendere, supportare, accudire.

L’attenzione all’ambiente ha cominciato (come vedremo anche più avanti) intorno agli anni 70 a farsi strada nella nostra società, ma solo di recente ha fatto capolino nel dibattito quotidiano.

Le origini del concetto di sostenibilità ambientale

Quando parliamo di sostenibilità ambientale, ci riferiamo ad un approccio verso la natura, che prevede generalmente di utilizzare in maniera sostenibile le risorse che la Terra ci offre. Ormai sappiamo tutti di dover evitare lo spreco, in generale, e di promuovere il riciclo e l’uso responsabile di risorse ecocompatibili.

Ma queste riflessioni partono da lontano: nel 1972 è stato proposto un primo documento (si tratta de “I Limiti della Crescita commissionato dal Club di Roma al MIT. Donella e Dennis Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III”) al cui interno si promuoveva in maniera palese un concetto innovativo, per il quale la Terra non può rimanere florida e in salute, se non si impara a riutilizzare le cosiddette “risorse naturali rinnovabili”.

Sulla base di questo nuovo concetto, e in occasione della prima riunione delle Nazione Unite, nello stesso anno si creava un piano politico in cui vengono riconosciuti i diritti dell’essere umano a condurre una vita soddisfacente, dignitosa, di benessere. E così nel 1987, si sviluppò ad ampio spettro il concetto di sostenibilità ambientale, basato sulla massima “soddisfacimento dei bisogni attuali come futuri“.

Qualche esempio di sostenibilità ambientale

Abbiamo provato a chiarire in maniera teorica quando si può parlare di sostenibilità ambientale.

Ma all’atto concreto come si realizza questa sostenibilità nella vita di tutti i giorni? In vero si deve partire dall’assunto per il quale ambiente, economia e società rappresentato un trittico indissolubile, legato reciprocamente, interconnesso. Condivisione degli spazi e delle risorse vuol dire benessere della terra, miglioramento sociale e sviluppo economico.

In assenza di uno di essi, la sostenibilità non ha ragion d’essere. Si parla per questo di sostenibilità ambientale, solo quando sono integrati tutti i settori della vita sociale, politica, lavoro, istruzione, vita quotidiana. Ecco alcuni esempi di realizzazione sostenibile:

  • Energia solare: per energia solare si intende la capacità di utilizzare la risorsa Sole per produrre energia. Sono molti ormai i comparti in cui si sfrutta questa risorsa rinnovabile, così da trarre un gran vantaggio economico, ambientale e sociale. Riducendo l’inquinamento, i contribuenti si affidano ad uno strumento efficace, che porta risparmio e agevola da ogni punto di vista.
  • Energia eolica: energia eolica è sinonimo di disponibilità costante. Si sfrutta il vento per alimentare i mulini a vento e creare una rete energetica funzionante. L’unico neo di questa particolare risorsa è il costo eccessivo per l’installazione dei mulini a vento, sebbene si tratti di una fonte energetica ancor più conveniente e redditizia di altri simili comparti. Basti pensare che risorsa eolica può voler dire integrazione o addirittura sostituzione del costo della rete elettrica. In pratica rappresenta un buon investimento e rimane un grande esempio di sviluppo sostenibile.
  • Spazio verde: non c’è niente di meglio del grande utilizzo degli spazi verdi, ovvero di quelle aree in cui permettere la crescita di animali e di piante, così da incrementare il ciclo della vita. Grazie a questi spazi all’aperto la gente può svagarsi, ritrovare il piacere della condivisione e staccarsi dallo stress e dalla routine. Ma soprattutto impara ad amare la natura e a preservarla. Stante a quanto dichiarato dal Dipartimento di pianificazione urbana e regionale di UW-Madison, sono molteplici i vantaggi degli spazi verdi. Se da un lato contribuiscono a regolare la qualità dell’aria e il clima, dall’altro incidono positivamente sullo spreco energetico (se vai al parco non guardi la tv, non tieni il riscaldamento acceso, non consumi in casa).

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